domenica 20 maggio 2007

Bomarzo















(Alcune delle foto che ho scattato nel Parco dei Mostri di Bomarzo in occasione di una mia visita)

Il cosiddetto Parco dei Mostri di Bomarzo (VT) è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale.
Qui Pier Francesco Orsini (detto Vicino "sol per sfogare il core" rotto per la morte della moglie Giulia Farnese) fece costruire nel 1552 alcuni monumenti che raffigurano animali mostruosi e mitologici. Gli architetti erano Pirro Ligorio (completò San Pietro dopo la morte di Michelangelo e realizzò Villa d'Este a Tivoli), il grande Jacopo Barozzi da Vignola ed altri successori. Chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò alla sua moglie, Giulia Farnese (non quella che era la concubina del papa Alessando VI). Vi sono anche architetture impossibili, come la casa inclinata, o alcune statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchemica.
Iscrizioni sui monumenti stupiscono e confondono il visitatore. Forse questa era l'intenzione del principe: (Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende). Ci sono anche implicazioni morali: (Animus quiescendo fit prudentior ergo). O forse il complesso fu fatto semplicemente "per arte" in un doppio senso della parola (Tu ch'entri qua con mente parte a parte et dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte).
Scienziati storici e filologici hanno fatto parecchi tentativi di spiegare il labirinto di simboli, e hanno trovato temi antichi e motivi della letteratura rinascimentale, per esempio del Canzoniere di Petrarca, dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e del poema Amadigi di Bernardo Tasso. Sono rimasti però tanti misteri che un programma universale, alla fine, non potrebbe essere provato.
Dopo la morte dell'ultimo principe Orsini nel 1585 il parco fu abbandonato e seguì un lungo oblio fino al 1954 quando il Parco dei Mostri venne acquistato da Giovanni Bettini, che con amorevole cura lo restaurò insieme alla moglie Tina Severi Bettini e lo gestì; sono sepolti nel tempietto che forse è anche il sepolcro di Giulia Farnese.

1 commento:

Claudio Verri ha detto...

Bello! Voglio andare a vederlo!!