Il tedesco, lingua della filosofia e lingua concettuale per eccellenza, possiede due parole splendidamente poetiche per riferirsi all'oriente e all'occidente, e cioè rispettivamente "Morgenland" (letteralmente "Terra del mattino") e "Abendland" ("Terra della sera"). La parola "Abendland", associata all'occidente, evoca pertanto immagini di luoghi illuminati dalla fioca ed evanescente luce degli ultimi raggi di un morente sole. Per traslazioni di pensiero, pensando alla nostra società, dovremmo pensare ad una società che sta pian piano percorrendo una china discendente, una sorta di Sunset Boulevard. E così è per un mondo occidentale che ancora perdura nell'essere così tanto concentrato su sé stesso e sui propri problemi, ignorando spesso quelli del resto del pianeta.
Il Medio Oriente sta divenendo sempre più un ombelico dei problemi, un punto di convergenza di tensioni che, se dapprima potrebbero essere circoscritte all'area, di seguito potrebbero scatenare delle reazioni di più ampia portata. Il Medio Oriente, pignatta di fagioli che bolle, brontola e sbuffa sul fuoco vivo.
Mentre con "Sicko" di Michael Moore ci accorgiamo delle devianze del sistema imperante americano, dove la sanità provoca scandalo e gli americani che non hanno un'assicurazione con cui pagare le cure mediche sono costretti ad andare in Canada, dove vige un sistema sanitario nazionale (e alcuni se potessero fregarsene dell'embargo andrebbero addirittura a Cuba dove, a dispetto di quanto si possa pensare, c'è un sistema sanitario gratuito e funzionante), per il resto certe altre informazioni dobbiamo andare a snidarle con lavoro certosino perché volutamente ignorate dai mainstream media. Faccio alcuni esempi: a Tripoli vi sono state esplosioni ed attentati rivendicati da un gruppo terroristico palestinese che si fa chiamare Fatah-Al-Intifada; il Libano continua ad essere dilaniato da esplosioni di autobombe all'ordine del giorno; l'Iran continua ad alimentare sempre più le tensioni con gli USA; in Turchia, dopo che la longa mano dell'islamismo politico (che per ora ha mostrato il suo volto moderato) al governo, e dopo gli scontri di Ankara, i governi di Germania e Francia, i due Paesi politicamente più influenti dell'UE hanno voltato le spalle al dibattito "ingresso della Turchia in Europa sì o no", e pertanto staremo a vedere quali saranno gli effetti prodotti dai comportamenti politici delle istituzioni europee e del governo turco in materia; da ultima, sempre la Turchia, approfittando del caos e dell'anarchia in Iraq, nonché del fatto che i guerriglieri curdi del PKK per adesso sono asserragliati sulle montagne, impegnati ad addestrare nuove reclute per eventuali futuri attacchi terroristici contro l'esercito turco, sta gravitando intorno ad un'area di confine con l'Iraq larga circa una decina di chilometri, una sorta di "terra di nessuno", forse per sferrare un'offensiva contro i curdi, eternamente speranzosi di ottenere l'agognata libertà ed indipendenza.
E noi spettatori giustamente interessati e preoccupati per il futuro stiamo a guardare, in attesa di esiti e sviluppi.
4 commenti:
Qualcuno, non ricordo chi, qualche tempo fa disse che non dovevamo attendere una terza guerra mondiale, poichè invece era già scoppiata e noi ci trovavamo in un punto tranquillo.
Ormai non è più vero nemmeno questo, o forse la guerra mondiale è giunta al 4° capitolo..
Forse hai ragione tu, resta comunque il fatto che l'umanità a partire dagli albori del "secolo breve" ha conosciuto un crescendo di stravolgimenti e tensioni talmente familiare che, con le tecnologie belliche di adesso e la caduta del mondo bipolare, deve sinceramente farci preoccupare. Se poi a questo ci aggiungiamo anche i macroscopici mutamenti climatici del prossimo futuro, allora auguri...beh, insomma, ti chiedo di perdomare il mio serotino nichilismo a go-go, sarà la particolare atmosfera di silenzio e solitudine qui stasera che mi fa essere così. Buona vita!
Beh, non è che a sentire le notizie dal mondo ci sia da essere molto allegri od ottimisti.. ^__^
Tra l'altro, quello che sta succedendo tra USA e Russia in questi giorni, pare proprio un remake della Guerra Fredda. Al solito, in mezzo a Russia ed USA, ci sta l'Europa.
E Silvietto nostro piccolino che farà se l'amico Vladimir e l'amico George smettono di essere amici tra loro? :-P
Che Dio ce la mandi bona, disse Adamo..
Come al solito noi presi in mezzo, a fare da cuscinetto con uno straccio di diplomazia in mano per salvaguardare i nostri bisogni energetici, nella speranza che il signore oligarca, ex spia comunista, ora liberista, non chiuda i rubinetti! Buona vita sempre e comunque.
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