Riflettevo su una cosa. La letteratura e il teatro possono ancora svolgere una funzione sociale ed educativa per la società, nel XXI secolo?
Secondo me è vero in parte, nella misura in cui certi spettacoli o certe opere scritte riescono ancora a raccogliere intorno a sé un pubblico di spettatori o lettori, però poi bisogna anche andare a verificare che cosa rimane di certe opere nella testa e nel cuore della gente, se queste opere riescono ancora a spingere la gente a riflessioni e considerazioni sulla società, a contribuire per un cambiamento.
Riflettevo anche sulla polemica di certi cittadini bolognesi, i quali affermano che per vedere una mostra d'arte di pittori o scultori classici e noti bisogna andare fuori porta, in altre città. Hanno ragione. Bologna ha imboccato la strada della sperimentazione e dell'arte moderna, segnate dalla recente inaugurazione del MAMbo, ma bisogna vedere fino a che punto la strada dell'arte moderna e contemporanea paga. Secondo me una citta importante come Bologna dovrebbe saper mantenere anche percorsi espositivi dedicati agli artisti più amati e noti al grande pubblico, non facendo solo cose di nicchia. In questo modo si attirerebbero in città più turisti ancora, e la città si farebbe un po' di pubblicità. Città come Padova o Forlì quest'anno ce lo hanno insegnato con grandi mostre dedicate a De Chirico e Lega.
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