mercoledì 18 aprile 2007

Inversioni a U

Mutamenti di pensiero più o meno repentini, come ad esempio in politica, di solito non vengono giudicati positivamente dalle persone che il mondo della politica lo osservano dall'esterno, però ci sono a volte anche casi in cui la cosa migliore da fare è cambiare corso (e qui c'è chi ci riesce in meglio o in peggio).
Immaginate di essere stati invitati ad una festa nella quale si servono bevande alcoliche corrette con una qualche strana sostanza così potente da far alterare l'identità. Iniziate a guardarvi intorno e vedete facce che vi sono ancora familiari, ma le parole che escono dalla bocca di queste persone non lo sono più. Qualcosa è accaduto a queste persone che voi credevate di conoscere bene. Ma ora queste persone sono mutate incarnando il loro esatto opposto. C'è il multimiliardario capitano dell'industria informatica, prima conosciuto per il suo carattere di fagocitante pescecane, che ora ha il pallino di un presunto progetto di filantropia globale e passa più tempo ad investire denaro in cause che hanno una patina di altruismo piuttosto che ad accumularlo; c'è il capo di governo del paese latinoamericano che prima faceva il rivoluzionario marxista e il progressista che ora è mutato in un perfetto neo-conservatore fautore del capitalismo all'americana, e si è messo a fare discorsi a sostegno delle economie aperte e del libero mercato; c'è il proprietario di un mattatoio che ora è diventato un attivista per i diritti degli animali, un famoso penalista che sosteneva la pena di morte che ora si è votato alla causa di Amnesty International, c'è il liberista investitore di borsa che ora ha aperto società non-profit e di microcredito, l'attivista di Greenpeace che ora è diventato un perfetto apparatchik dell'industria, e via discorrendo.
La visione di lungo corso sostenuta da sociologi e psicologi che le persone raramente cambiano il loro credo, al giorno d'oggi inizia a scricchiolare. Mutar di pensiero è umano, soprattutto in politica, e molto spesso è lo specchio di povertà di idee, o di mancanza di una vera e propria coscienza politica, o di mero opportunismo. Ci sono comunque anche casi in cui l'opposto di questa disposizione appare patologico. Prendete ad esempio George W. Bush: mercoledì crede alla stessa cosa alla quale credeva lunedì a prescindere da quello che è successo martedì.
Molto spesso si verifica una sorta di introspezione, di esame di coscienza che si manifesta nel cuore della notte e fa dire ai soggetti un attimo prima del cambiamento (in meglio): "Sto sbagliando tutto". Ma spesso le scelte di cambiamento non sono estemporanee e repentine, e richiedono tempo. E questo mi porta ad introdurre le differenze di pensiero che sussistono tra Oriente ed Occidente. Mentre un cinese pensa che il mondo è un cerchio, un europeo pensa che il mondo sia una linea.
Secondo noi occidentali, il mondo è, appunto, lineare: lo possiamo metaforicamente spaccare, aprire, sezionare, e possiamo analizzare la parte di esso che vogliamo interrogare fintanto che non siamo giunti alla soluzione che stavamo cercando. Ma secondo gli asiatici il mondo non è come una corda lunga, bensì come una grossa catena chiusa, infinitamente complessa e mutevole. Quanndo gli orientali guardano la vita da questa prospettiva, alcuni aspetti che potevano apparire disgiunti, stranamente si rivelano agli occhi come uniti, legati, interconnessi. Molti occidentali che hanno iniziato a rivedere e revisionare la loro vita da questo punto di vista, spesso si sono trovati indotti ad abbandonare il sentiero del libertarismo.
Sarà forse questo uno dei tanti motivi per cui la gente si trova un bel giorno inconsciamente attratta dalle discipline e dottrine e dallo stile di vita orientali? Sarà per questo ch smette di pensare ad una immaginaria linea per iniziare a pensare ad un immaginario cerchio e inizia a vedere morale e moralità non più come un insieme di regole ma come una storia all'interno della quale ci si deve sentire parte di un tutto, di un insieme, di una sorta di "stampo" globale, egualitario, e non più come le stelle che dominano superbe dall'alto del cielo?

2 commenti:

Claudio Verri ha detto...

La U, la curva per eccellenza, sebbene possano aspirare a tale posizione altre lettere, tra cui la c, ad esempio, o la s..
Ma torniamo al dunque, o all'Unque, visto che parliamo di U.
Ogni cosa nell'Universo è curva o riconducibile ad essa: i pianeti, le orbite, i grafici, la schiena di Andreotti.. persino il sesso ruota attorno alle curve.
Cambiare idea è sempre lecito, a volte costruttivo, a meno che non sia troppo tardi. Bisogna sempre, prima di effettuare un'inversione ad U, accertarsi che non vi sia la doppia linea continua in mezzo alle corsie, o di non essere in aUtostrada. E' anche sconsigliabile cambiare idea nel momento topico dell'atto sessuale, sia per lui che per lei. Tutto ciò potrebbe portare a conseguenze disastrose!
Uatch aUt!

^__^

Claudio Verri ha detto...

Il mio commento è stato scritto altrettanto di getto che il tuo articolo!
Una piccola nota ironica (e per certi versi stupida - ma in senso positivo) ad un pezzo che mi ha ispirato! ^__^
Alla prossima!