sabato 21 aprile 2007

Antica sera di sconforto

SCETTICISMO
SOSPENSIONE DI GIUDIZIO
IMPOSSIBILITA' A PRONUNCIARSI SULLA NATURA DELLE COSE A CAUSA DELLA LORO INCOMPRENSIBILITA'
AFASIA

Qui ad un certo punto, all'imbrunire una sera, il cielo si è fatto scuro e si è scatenata una tempesta di elettricità nel cielo, la stessa elettricità che mi fa shakerare le gambe per inerzia. I temporali mi rendono dannatamente nervoso ed inquieto come una tigre in gabbia!!! Dovresti vedere gli alberi di quel che ancor resta del mio piccolo mondo non più antico come si agitano, alti e dinoccolati, come le loro lunghe fronde nodose, furiosi all'azione del vento, come tanti balordi dissennati e forsennati.

ABULICO ED AVVILITO DISGUSTO
TU, TU, SI', PROPRIO TU, CHE COSA VIVI, CHE COSA SENTI, CHE COSA RESPIRI, CHE COSA PENSI, CHE COSA OSSERVI E GIUDICHI?

Siamo schiavi della lontananza e dell'incomunicabilità figlie di questa tecnologia assurda. Percepiamo una lieve sofferenza di fondo, una sottile inquietudine che ci fa provare alti e bassi, ma noi abbiamo i paraocchi, i paraorecchie e tiriamo avanti. Ma non andremo troppo lontano!

PAROLE, LEMMI
LEMMI VUOTI
LEMMI PIENI, SONO QUELLI CHE CONTANO, CHE POSSONO ESSERE CONDIVISI, CHE LASCIANO IL SEGNO
IO, TASSELLO, SENZA DI ESSI E' COME SE FOSSI CIECO!

Forzosa condizione di dovermi sopportare e di dovermi tenere compagnia; bramosia di vicinanza muliebre, il contatto e l'odore della pelle soffice e candida, il calore della carne e del respiro. Noia e incompletezza.

SILENZIO...VOGLIA DI PARLARE...MA CHE DIRE?
IL VERO AMICO E' CON CHI PUOI STARE IN SILENZIO, UN INCROCIO DI SGUARDI ED ECCO L'INTESA. IL CONTATTO PROLUNGATO MI FA STARE BENE, TEMPORANEAMENTE MI RASSICURA E MI RASSERENA, MA POI IL COMMIATO E LE STRADE, SE PUR PROCEDENDO VICINE, DI NUOVO SI DIVIDONO E NON SEMPRE SI TANGONO. DI NUOVO INSICUREZZA. IL MIO IO DICE A ME MEDESIMO: "SU, FATTI FORZA CHE DEVI CONTARE SU TE STESSO".

Se per te è diverso, ascolta il suono del tuo silenzio, il tuo respiro, il battito del tuo cuore, senti il flusso del sangue che scorre nelle vene. Concentrati e ascolta il rumore del tempo che scivola via veloce. Talvolta è assordante come un martello pneumatico...

...COME ASSORDANTE E' PER ME IL SILENZIO, E INGOMBRANTE, FIN TROPPO AVVOLGENTE E SOFFOCANTE E' LA PRESENZA DEL BUIO. MORFEO SE N'E' ANDATO, NON C'E' PIU' LUI CHE CON LA SUA PRESENZA RECITA SERENE PAROLE SUADENTI, CANTA DOLCI E SOAVI MELODIE.

Paura, ansia, inquietudine e vergogna. Chi o cosa le ha generate? Dove si celano? Perché col peso dei loro artigli graffiano e scalfiscono le mie carni? Perché non spiccano un infinito volo di non ritorno verso l'ignoto, sconfinato ed incommensurabile universo?

Attesa...attendo, posso attendere, devo attendere. Resto in attesa.

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