venerdì 6 aprile 2007

Ieri sera, 5 aprile, sono riuscito finalmente a vedere una puntata di Annozero.
Mi è sembrata la volta buona per il conduttore, per mettere da parte la sua evidente e limitante faziosità (lo dico da persona di sinistra!) e per evitare lunghi, noiosi ed inutili dibattiti politici in cui si fanno solo chiacchiere litigiose senza approdare mai a nulla. Mi è sembrata l'occasione buona per affrontare argomenti scottanti e di estrema emergenza, vale a dire i problemi ambientali in Italia.
Non mi sembra che allo stato dei fatti l'attuale governo abbia ancora stilato una vera e propria politica ambientale ed energetica, mentre di tanto in tanto rispuntano fuori dei personaggi (imprenditori ed individui che si fregiano del titolo di ingegneri) che hanno il coraggio di professare il ritorno al carbone, quando tutti noi che siamo dotati di buon senso sappiamo che stanno parlando di una fonte estremamente inquinante.
A livello europeo i vari capi di governo continuano a prendere parte a riunioni al vertice in cui si fissa il 2020 come data ultima per l'attuazione di una politica ambientale comune nuova e radicale, mentre gli ambientalisti e i climatologi continuano a ripeterci che se non si agisce subito, verso il 2050 ci ritroveremo a vivere su un pianeta con sconvolgimenti climatici che saranno ormai ingenti ed incontrollabili.
Ieri sera in trasmissione ho sentito parlare del business, gestito dalla camorra, del riciclaggio dei rifiuti in Campania, regione in perenne emergenza ed irrecuperabile, dei danni tumorali potenziali ai quali le persone sono esposte a causa delle sostanza sparate nell'atmosfera da inceneritori senza impianti di filtraggio (e l'aumento dei casi di cancro per colpa dell'inquinamento è sotto gli occhi di tutti), e della zona di Tarquinia, patrimonio archeologico e turistico dell'alto Lazio, minacciata anch'essa, insieme a Sarre in Campania, da danni ecologici ed ambientali.
Ultimamente mi sento di dire che il mondo politico italiano dovrebbe rivedere un attimo le sue priorità per fare qualcosa da subito, ma veramente, per l'ambiente. Basta chiacchiere, chi ci governa dovrebbe prestare più ascolto a tutta quella vasta schiera di cittadini che con il loro aiuto e il loro contributo, hanno la volontà e il desiderio di apportare cambiamenti sostanziali per la tutela e la preservazione dell'ambiente naturale, dell'acqua potabile, dell'aria che respiriamo.

2 commenti:

Claudio Verri ha detto...

Fai un giro per Castel Maggiore. In bici magari..
Dietro Via S.Pierino, verso il trebbo..
Una cementificazione continua, inesorabile, inarrestabile, inevitabile.
Case, dove prima c'erano campi, siepi, canali, animali.
Case in cui abiteranno persone, che avranno bisogno di strade.
Dove c'era terra, rimane asfalto.
Immagina l'estate.
Il clima che non può venire stemperato dalla presenza di terra e di verde.
La notte, riscaldata dall'asfalto che si raffredda, dal cemento che cede quello che ha accumulato durante il giorno.
Per cui, soluzione, accendiamo il condizionatore.
Energia.
Petrolio.
Etanolo.
Carbone.
E' un serpente che si morde la coda, una "mortal coil", qualcosa da cui non possiamo scappare e che non possiamo far nulla nemmeno per rallentare.
Uccidiamo la terra, nostra madre, l'importante è il guadagno.

Giacomo Trifoglio ha detto...

Grazie Shade of Winter, grazie di cuore per il tuo intervento. Continua a leggermi ;-)