venerdì 26 ottobre 2007


Silenzi dell'anima e dei sentimenti, isolamento, indifferenza, scoramento, muri di gomma. Corriamo e non ci soffermiamo, corriamo in un mondo che è sempre più occupato ad accumulare e contare denaro, piuttosto che essere interessato alla vera essenza di cose profonde.


Questo è uno spazio che mi sono ricavato e sul quale riverso con grande frequenza un sacco di cose. Questo spazio è diventato una mia protesi, una proiezione della mia Weltanschauung verso l'esterno, un luogo sperato di condivisione. Sono profondamente legato a questo spazio, anche se spesso mi interrogo sulla sua reale importanza, sulla sua reale utilità. Il tempo trascorre, le giornate uggiose sono arrivate ed iniziano a rodere e a minare il mio umore. Senso di inutilità.


Riflettevo sull'indifferenza del mondo.

"Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. L’indifferenza è il peso morto della storia. È la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti". (Sembra proprio una frase di Antonio Gramsci, eh? E invece no. E' strano, vero? E' un passo del Vangelo di Matteo)

Finchè qualcosa di grave non ci tocca da vicino, potrebbe cadere il mondo, noi ci spostiamo di quel tanto, da non rimanerne coinvolti. Sarà pure un meccanismo di difesa, ma l'indifferenza è anche un atteggiamento che incrina la convivenza civile e logora il mantenimento di una coscienza civile non subordinata all’indifferenza di turno.

Diffida dell'uomo a cui piace tutto, di quello che odia tutto e, ancora di più, di colui che è indifferente a tutto. (Johann Kaspar Lavater)

Preferisco gli errori dell'entusiasmo all'indifferenza del discernimento. (Anatole France)

Provo per te un'indifferenza che sfiora l'avversione. (Robert Louis Stevenson)

Nell'autunno di un anno fa scrissi questa poesia:


Soffermati talvolta ad ascoltare il suono del tuo silenzio.


Siedi
Ancora una volta
Nel tuo studiolo.

Ancora una volta
Fuggi da coloro che
Dicono: sei un'isolazionista,
Corri a rintanarti
Nella piccola torre eburnea.

Ma tu vai a spiegar loro che
Hai provato attimi d'amore universale.

Siedi,
E sintonizza il tuo respiro
Al battito del cuore,
Al flebil moto della fiamma della candela,
Al vento.

Inchiostro e sudore,
Gli ingredienti del tuo processo creativo.
Scrivendo comunichi,
Comunicando sopravvivi
Un giorno di più.

Perpetuo il punto interrogativo comanda
Interrogandoti sul senso di ciò che stai compiendo,
Se c'è un senso all'indifferenza e alla sordità.


Buon weekend e buona vita a tutti.

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