giovedì 22 novembre 2007


Riporto la notizia per svariati motivi: perché è una cosa che si fa a Castel Maggiore; perché è una cosa bella, fatta bene, interessante, importante; perché persino il sito della Regione Emilia-Romagna ne parla; perché (ultimo particolare, ma non meno importante) vi recito anch'io!

Sto parlando di uno spettacolo, che va in scena stasera alla Sala Teatro Biagi-D'Antona di via La Pira 54, ore 21. Lo spettacolo ha come titolo "VIOLENZA: NOME COMUNE FEMMINILE".


Rompere un silenzio assordante... trovare le parole e le azioni.


Stasera l'Associazione "Rose Rosse - donne democratiche e di sinistra", nell'ambito del Programma Culturale 2007, presenta la ricerca effettuata in collaborazione con il Gruppo Maschile Plurale di Bologna. Partecipa il Sindaco Marco Monesi. Azione teatrale a cura di Sara Nanni.


Con questa iniziativa Rose Rosse presenta il risultato di un lavoro svolto nel corso di quest'ultimo anno per cercare di capire le radici che possono portare, nella nostra società, alla violenza contro le donne. L'ipotesi iniziale è che i rapidi cambiamenti sociali legati all'emancipazione femminile abbiano destrutturato i ruoli e quindi i riferimenti, lasciando la coppia nuda e sola davanti a se stessa. A partire da questa considerazione, è stato realizzato un progetto di riflessione sulla relazione di coppia oggi, all'interno di un'idea di prevenzione. Per fare questo, sono stati elaborati i vissuti personali delle donne che compongono il gruppo e quelli dei componenti del Gruppo Maschile Plurale di Bologna, mettendo poi a confronto i risultati. Sui medesimi temi è stato interpellato inoltre un gruppo di giovani di Castel Maggiore.


In questa occasione vengono presentati i risultati della ricerca e le proposte che ne sono scaturite. La serata vedrà anche un'azione teatrale su alcuni temi della ricerca stessa.


Con la risoluzione 54/134 del 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre Giornata Mondiale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne, invitando governi, organizzazioni internazionali e ONG ad organizzare attività ed eventi per accrescere la consapevolezza dell'opinione pubblica su questo tema. Questa data era già stata scelta nel 1981 dai movimenti femminili in ricordo del brutale assassinio di tre dissidenti politiche della Repubblica Dominicana, uccise nel 1960 per ordine del dittatore Trujillo.

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