martedì 20 novembre 2007


Rientrato a casa dalle prove di teatro (andiamo in scena questo giovedì sera alle 21 alla Sala Teatro Biagi-D'Antona di Castel Maggiore) oltre la mezzanotte, non riuscivo a prender sonno e ho deciso di terminare la lettura del romanzo "In fondo al Viale del Sole" di Thomas Brussig; ambientato nella Berlino Est dei tempi del Muro, Micha, il protagonista, vive le sue giornate tra gli sberleffi dei suoi coetanei della parte occidentale, che dall'altra parte del muro lo sfottono per come va vestito. Micha ha un chiodo fisso: Miriam, la più bella ragazza del quartiere, se non di tutta Berlino Est. Micha passa le sue giornate pensando a come fare per avvicinarla. L'autore ci testimonia con questo libro come il sole potesse talvolta splendere anche all'ombra del Muro. I personaggi di questo romanzo amano, ridono, si prendono in giro e sognano. Escogitano piani per evitare la visita di leva, ascoltano Hendrix e i Rolling Stones, leggono Sartre. Qusto romanzo è popolato di personaggi geniali e irresistibili.


Vi voglio regalare una citazione per me bellissima, presa da questo libro:


"Chi vuole davvero ricordare ciò che è successo non deve abbandonarsi ai ricordi. La memoria umana è un processo troppo piacevole per limitarsi a trattenere il passato; è il contrario di ciò che finge di essere. Perché il ricordo può fare di più, molto di più; compie ostinatamente il miracolo di far pace con il passato, ogni rancore svanisce e il lieve velo della nostalgia si posa sopra tutto ciò che un tempo veniva percepito come doloroso e lancinante. Le persone felici hanno cattiva memoria e abbondanti ricordi."

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