giovedì 15 novembre 2007

Anteros

Eros
Pothos
Himeros, a sinistra, con Paride


Anteros è una figura della mitologia greca. Figlio di Ares, dio della guerra, e di Afrodite, dea della bellezza, era la personificazione dell'amore corrisposto. Fratello di Eros, erano inseparabili; narra la leggenda che un giorno Afrodite si lamentò con la Dea Temi del fatto che il piccolo Eros non crescesse mai. La saggia dea le rispose che Eros non sarebbe mai cresciuto finchè non avesse avuto l'amore di un fratello. Afrodite si unì ad Ares e generò Anteros e da quel momento i due fratelli crebbero insieme, ma ogni qualvolta Anteros si allontanava da Eros, quest'ultimo ritornava fanciullo. Questo grazioso mito insegna che l'amore (Eros) per crescere ha bisogno di essere corrisposto (Anteros).
Eros e Anteros, insieme ad Himeros (la personificazione della lussuria e del desiderio sessuale, figlio anch'esso di Afrodite e Ares), Himen e Pothos, figlio di Afrodite che personifica la nostalgia verso una persona lontana, sono tutti dèi della sfera amorosa nella mitologia greca.
Ovidio descrive come di giallo zafferano la veste del dio Himen che presiede ai riti nuziali. Sarà dello stesso colore il drappo degli officianti delle cerimonie funerarie: si riconferma nuovamente il legame tra l’unione-generazione (matrimonio) e la morte (funerale).
E' stato interessante per me, nella mia ignoranza, scoprire che Eros, nella mitologia greca, avesse dei fratelli, tutti quanti impersonificatori del grande e nobile sentimento. Ed è interessante notare come la funzione classica dell'Anteros, che era stata quella di garantire la reciprocità nelle relazioni amorose, si sia poi evoluta. La coppia Eros-Anteros simboleggiava la contrapposizione tra due tipi di amore, l'Amore terreno e l'Amore celeste, l'uno terreno e sensuale, l'altro divino e virtuoso.
Ma secondo alcuni, Anteros era il vendicatore dell'amore non corrisposto, o disprezzato, secondo altri colui che si oppone ad Eros.
Io personalmente preferisco l'idea che nella mitologia greca, che rappresenta la culla della nostra civiltà occidentale, ci possa essere una divinità che rende giustizia agli innamorati sfortunati, coloro che tentano, soffrono, si mettono in gioco per anelare al frutto dei loro desideri e cadere però poi nello sconforto e nelle delusioni e disillusioni amorose. Mi piace l'idea di una divinità vendicatrice degli sfortunati in amore!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo. Grazie