lunedì 2 luglio 2007

A volte basta poco per unire i ponti, dimenticare barriere e pregiudizi razziali e paure e diffidenze che da essi nascono; basta poco per uno scambio e per fare conoscenza interculturale: una palla e un torneo di calcio a 7 con 5 squadre per tempi di gioco di 15 minuti a partita. E' il Mundialito che si è tenuto ieri pomeriggio al Parco dei Giardini di Corticella, a Bologna, nell'ambito della 3 giorni del Giardino dei Popoli. Come dicevo 5 squadre, il torneo è stato organizzato da Arcimondo, associazione nata per favorire l’integrazione degli stranieri a Bologna (in particolare quella degli immigrati di seconda generazione), nella figura della presidente Malika Anedam (la quale racconta come a Bologna l’integrazione sia favorita dalla presenza dell’Università, che raccoglie e unisce giovani da tutta Italia e non solo. Arcimondo si offre come sostegno alle proposte che provengono dai giovani stranieri: così nascono le loro iniziative, senza programmi prestabiliti), in collaborazione con il Circolo ARCI Sputnik Tom di Castel Maggiore. I ragazzi dello Sputnik di Castel Maggiore, ragazzi rumeni, arabi, americani, e una squadra in rappresentativa degli Amici di Piazza Grande ONLUS (nata a Bologna nel 1993 su proposta di un gruppo di lavoro presente agli inizi degli anni '90 all’interno della CGIL, si occupa di varie forme di marginalità e promuove azioni per contrastare l'esclusione sociale e affermare i diritti dei senza tetto) hanno disputato il torneo.
Tutti diversi, tutti uguali, come si poteva leggere su una maglietta venduta in occasione della manifestazione.

http://www.bandieragialla.it/articolo/2784.html; http://www.piazzagrande.it/index.htm

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