Si concludono oggi a Casalecchio di Reno (Bo) i Mondiali Antirazzisti (http://www.mondialiantirazzisti.org/mondiali/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1&lang=it). Tante le squadre da tutto il mondo che hanno partecipato anche quest'anno all'evento, iniziato l'11 luglio, fra le quali ne spicca una alla quale ha dato un po' di risalto un giornale locale. Si tratta della FC Stolac Bosnia United, che aveva già partecipato al "Luxembourg Against Racism", in seguito ad un progetto che aveva preso corpo a Stolac, in Bosnia, per tentare di unire le due comunità della Bosnia, quella musulmana e quella cattolica, in una situazione di perdurante conflitto post-bellico. La squadra si è presentata a Casalecchio come un team "misto" di cattolici croati e musulmani bosniaci, grazie ad un ticket vinto al torneo amichevole sopracitato in Lussemburgo.
In un'epoca di falsificazioni concettuali e linguistiche, nonché di balorde storture morali propagate dai mezzi di comunicazione con tanta aberrante costanza, chiacchiere balorde che rendono ancora lungo ed arduo il cammino verso una sana e pacifica integrazione delle comunità di stranieri, volevo ricordare, parafrasando le parole del giornalista Giuseppe Fasso, autore del libro "Le parole che escludono. Voci per un dizionario", pubblicato da Arcireport, come la parola fondamentalismo, in origine designasse una corrente teologica nata e sviluppatasi alla fine dell'Ottocento nel protestantesimo in opposizione ad una teologia più liberale e modernista (andatevi a sfogliare un dizionario delle religioni), e solo negli anni Sessanta del Novecento questo termine è stato esteso a fenomeni analoghi presenti in altre confessioni religiose: ebraismo, cattolicesimo, islam.
Non esiste solo il fondamentalismo islamico, e l'Islam non è solo fondamentalista. Via i tormentoni e le meschinità concettuali di politici italiani e giornalisti.
Nondimeno il fondamentalismo esiste, e le sue caratteristiche peculiari sono: la convinzione che esista una verità assoluta e valevole nei rapporti uomo/Dio e uomo/società, il fatto di inserire le norme dei libri sacri a forme di azione sociale e politica, il trasferimento di linguaggi e concetti dal campo religioso a quello politico, la capacità di mobilitazione collettiva di un leader che, richiamandosi alla verità assoluta, movimenta una massa che si ritiene in pericolo, minacciata da un nemico che si tende a far coincidere col diavolo, il male (ne consegue la classica, canonica, dicotomica lotta del Bene contro il Male). Tutti questi punti possiamo quotidianamente riscontrarli su giornali e tv. A qualcuno di voi non è venuta in mente (oltre ad Al Qaeda e i talebani) una forma di presunto fondamentalismo atlantico?
una ragazza ai Mondiali Antirazzisti
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