martedì 10 luglio 2007

Kernstok, Lukacs e le vie divise

Karoly Kernstok (1873 - 1940), pittore ungherese, affronta le sue primissime opere con stile naturalista sfruttando temi sociali (Agitatore), per poi passare ad un periodo impressionista (Donna che coglie prugne) ed approdare, durante un soggiorno a Parigi, alle tendenze decorative del post-impressionismo (Nel giardino). Tornato in Ungheria dalla Francia organizza un movimento di pittori noto col nome di "Gruppo degli Otto" e svolge un ruolo importante nella diffusione delle nuove tendenze della pittura moderna presso il mondo intellettuale progressista. Il suo stile, nel quale è essenziale il disegno, è caratterizzato da una particolare accentuazione dei contorni (Cavalieri in riva all'acqua). Intorno al 1913 si riaccosta alla natura, con paesaggi dai toni azzurri. Negli ultimi anni emerse l'espressionismo latente nelle sue opere precedenti.
Il postimpressionismo è un termine convenzionale usato per indicare quel periodo della pittura compreso tra il 1886 (data dell'ultima esposizione del gruppo dei pittori impressionisti) e la nascita del Cubismo. La pittura del postimpressionismo nasce come reazione all'impressionismo, caratterizzata dall'esigenza di superare ed approfondire il carattere provvisorio della sua visione. Dall'impressionismo deriva l'analisi della luce e la ricchezza della gamma cromatica, respingendo invece quanto c'era di labile e trascorrente nella visione. Dal movimento postimpressionista si dipartono: puntinismo, simbolismo, surrealismo, nabis, art nouveau ed espressionismo.
Per ammirare le tele di Kernstok: http://www.hung-art.hu/index-en.html
"Le vie divise" delle quali parla il critico ungherese Gyorgy Lukacs nel testo di una conferenza in occasione della prima mostra di Kernstok (1910), raccolto nel libro "Cultura estetica", sono appunto i due percorsi distinti dell'impressionismo e del postimpressionismo.

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