Notizie dal "pianerottolo di casa nostra": fa sinceramente ridere il fatto che si sia discusso ieri alla Camera dei Deputati dell'italiano quale lingua ufficiale da quando è stata compiuta l'unificazione. La notizia è stata data oggi dal GR1 delle ore 7. Fa ridere che dopo 50 anni, vale a dire dopo un periodo in cui i dialetti erano ancora molto più vivi di ora e la televisione iniziò ad uniformare la lingua tra tutti i parlanti, si discuta ancora nelle alte sfere del "ruolo unificante della lingua". Che sia questo un sintomo del fatto che dal 1861 è stata fatta l'Italia, ma gli italiani non ancora? L'ennesimo stolido deputato della Lega Nord, per esprimere il no del gruppo parlamentare a cui appartiene, ha scelto addirittura di parlare in veneziano. Dopo più di un secolo e mezzo il nostro appare come un paese ancora frammentato e disunito, come un aggregato di regioni, dove ognuno rimane ancora strettamente legato al suo campanile. Beninteso, a me piace ogni tanto usare il vernacolo petroniano, ma di questo passo in Italia non si cresce.
Notizie dal mondo 1: Iran: non si fa che parlare sempre più degli attriti crescenti fra Washington e il regime di Teheran. L'Iran appare come un paese politicamente e socialmente complesso. Si ricorda ancora il fatto dell'Università Tecnologica Amir Kabir a Teheran lo scorso dicembre, quando finalmente un gruppo di studenti, prendendo il coraggio a due mani, intervenne per manifestare contro il "presidente dittatore". A fronte dei problemi e degli stridori che i discorsi e le decisioni di Ahmadinejad stanno provocando all'estero, l'establishment politico iraniano ha subito una dicotomia; da un lato ci sono gli irriducibili legati al presidente, che sostengono di voler rischiare le sanzioni internazionali ed un intervento statunitense pur di diventare una potenza nucleare. Dall'altro ci sono i pragmatici che accetterebbero dei limiti imposti sul programma nucleare iraniano al fine di beneficiare di aiuti e supporti dall'Occidente (cosa che comunque non altererebbe il regime vigente, lasciando uno status quo). Tra le due ale si inserisce una minoranza che ha una posizione intermedia, dal momento che sostiene l'arricchimento dell'uranio esclusivamente per scopi pacifici. Chi la spuntera alla fine? Mah...
Notizie dal mondo 2: Messico: fa piacere notare come il modello sostenibile del microcredito della Grameen Bank fondato dall'economista del Bangladesh Muhammad Yunus sia stato esportato anche in Messico e lì stia allignando. Nella città di Santa Cruz Mixpetec, nel sud del Paese, centro rurale povero da cui il 60% degli abitanti è partito per lavorare negli Stati Uniti (buona parte di quel 60% illegalmente), con una banca per il microcredito fondata da poco, molte persone sono state aiutate per iniziare delle piccole attività in proprio. Questa cosa non solo aiuterebbe la lotta contro l'immigrazione illegale dal Messico verso gli USA, ma supporterebbe anche la nascita di economie locali in tutto il Paese, dal momento che le idee ci sono, ma mancano i soldi per gli investimenti. La cosa potrebbe riuscire proprio dove le grosse banche messicane hanno fallito a causa degli esorbitanti tassi di interesse e di tanta, inutile burocrazia. Speriamo bene.
Per concludere in bellezza, tanto per tiraci un po' su di morale (detto ovviamente con ironia) riporto l'ennesima notizia che può essere letta dal sito web de L'Unità: noi lavoratori italiani percepiamo i salari più bassi d'Europa. Per i dettagli vedere: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=64744
Nessun commento:
Posta un commento