La Commissione Esteri della Camera Usa aveva presentato in questi giorni una mozione che definisce "genocidio" il massacro degli armeni da parte dell'Impero Ottomano durante la Prima guerra mondiale. La reazione di condanna di Ankara è giunta immediata dal presidente Abdullah Gul, che ha definito 'inaccettabile' il documento e ha messo in guardia sul "possibile deterioramento dei rapporti Turchia-Usa". "L'approvazione di questo documento è stato un gesto irresponsabile che, in un momento particolarmente sensibile, renderà ancora più difficili le relazioni con un amico e alleato e una partnership strategica coltivata per generazioni", recita una nota diramata dal Ministero delgli Esteri turco. "E' inaccettabile - conclude la nota - che la nazione turca sia accusata di qualcosa che non è mai accaduto nella storia".
A distanza di 92 anni la Turchia, paese alleato della NATO, ponte tra oriente ed occidente (con una posizione strategica per la logistica militare della guerra americana in Iraq), continua a negare un fatto storico comprovato e condannato unanimemente da tutti i paesi civilizzati (Francia in testa, dove risiede una nutrita comunità di eredi dei profughi armeni), fatto di una gravità paragonabile a quella dell'Olocausto.
Ovviamente il presidente Bush, per ovvi ed evidenti interessi correlati con le operazioni di guerra in Iraq, aveva intimato alla commissione di non presentare la simbolica condanna dell'operato dei turchi. La mossa della Commissione Esteri americana ha surriscaldato i rapporti tra i due paesi, già tesi per divergenze sulla gestione della questione curda. Il 70% dei trasporti cargo aerei diretti nel Paese mediorientale transitano dalla Turchia.
Un'altra tessera del mosaico che si va ad aggiungere alle tensioni nell'area mediorientale, con già gli americani alla ricerca di pretesti per iniziare a bombardare anche l'Iran.
1 commento:
Carissimo,
grazie per questo bel post.
Avevo letto di recente un capitolo di Robert Fisk dedicato al genocidio degli armeni.
La Turchia serve agli USA ... ci sono troppe basi militari strategiche.
Un caro saluto
Tubal
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