giovedì 18 ottobre 2007

La Turchia dà il via libera in Iraq


Rischia di provocare una grave crisi e di incrinare irreversibilmente il già delicato e fragile equilibrio nel Medio Oriente la decisione del parlamento di Ankara di annientare i guerriglieri curdi del Pkk nel nord dell'Iraq.
Con un voto compatto, che comprende non solo il partito islamico moderato al governo, ma anche l’opposizione socialdemocratica e quella ultranazionalista, un'operazione militare in territorio iracheno diventa possibile così in qualunque momento.
Il Parlamento turco ha quindi approvato la mozione con cui si concede ai militari turchi carta bianca per un anno per attuare, se e quando lo riterranno necessario, un'operazione in Nord Iraq finalizzata a colpire i guerriglieri del Partito dei lavoratori del Kurdistan.
La mozione è stata approvata con 507 voti su 526 deputati presenti nel Parlamento di Ankara, che conta in totale 550 seggi. Hanno votato contro solo 19 deputati del partito nazionalista curdo Dtp. Nessuno dei deputati presenti si è astenuto.
Gli osservatori commentano questa maggioranza plebiscitaria come "storica", dato che solo ai tempi del padre fondatore della Repubblica turca, Kemal Ataturk, si possono trovare precedenti di voti parlamentari quasi unanimi, come quello registrato oggi.

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