Levi corregge il ddl: 'Nessuna registrazione per i blog'. Presentato in commissione cultura alla Camera un emendamento che esclude qualsiasi volonta' di 'registrare' e controllare i siti che non fanno informazione su base imprenditoriale.
Il sottosegretario con delega all' editoria, Ricardo Levi, avvia l'esame del ddl di riforma del settore con un'audizione davanti alla commissione Cultura della Camera, e mette fine alle polemiche di questi giorni sul controllo del governo sui 'blog', depositando il testo di quello che diventera' un emendamento che esclude qualsiasi volonta' di 'registrare' e controllare i siti che non fanno informazione su base imprenditoriale.
La risposta di Levi alle polemiche aperta dal blog di Beppe Grillo, e' un comma aggiuntivo all' articolo 7 del ddl, che esclude i blog "dall'obbligo di iscrizione al Roc (il registro degli operatori della comunicazione tenuto dall' Agcom)" non utilizzando il temine inglese ("usarlo in testo di legge sarebbe stato un problema") ma indentificandoli con la formula "i soggetti che accedono ad internet o operano su internet in forme o con prodotti, come i siti personali o ad uso collettivo che non costituiscono un'organizzazione imprenditoriale del lavoro''. Il sottosegretario, pur ribadendo la volonta' del governo di mettere ordine nel settore degli incentivi all' editoria, ha sottolineato che "non vogliamo spegnere voci ed attentare al pluralismo''.
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