"...Questo è il mondo di Mondo Piccolo: strade lunghe e diritte, case piccole pitturate di rosso, di giallo e di blu oltremare, sperdute in mezzo ai filari di viti. Nelle sere d’agosto si alza lentamente, dietro l’argine, una luna rossa ed enorme che pare roba di altri secoli. E in un paese come questo, basta fermarsi sulla strada a guardare una casa colonica affogata in mezzo al granturco e alla canapa, e subito nasce una storia..." (Giovannino Guareschi)
Questa di Guareschi è una dichiarazione d'amore alla Bassa. Ricordo ancora un servizio di qualche anno fa sul programma TV "Bellitalia": il servizio in questione parlava di una porzione della Pianura Padana, segnatamente quella del Mantovano, ad alta vocazione agricola, a rischio di cementificazione e consumazione del territorio: ettari su ettari di fertile terra trasformati in cemento per fare spazio a nuove zone industriali e abitative.
Forse la pianura non possiede lo stesso appeal di altre zone della nostra penisola più rinomate, però è comunque una zona con delle sue peculiarità, delle sue bellezze, ed una storia - anche legata all'ambiente - che è ricca ed è da preservare.
Voglio esprimere i miei dubbi e le mie perplessità rispetto a certe politiche della Giunta della Provincia di Bologna riguardo ai territori della nostra Bassa.
Nel mese di aprile di quest’anno la Giunta Provinciale di Bologna ha approvato Il Documento Preliminare sul commercio. Successivamente la Provincia ha svolto degli incontri tecnico-politici, con le realtà locali, dai quali è scaturita la proposta che prevede la costruzione dell’ennesinmo centro commerciale a Funo di Argelato. La superficie complessiva solo dell’ area vendita è di 25.000 mq, suddivisi in 17.500 mq. area commerciale + 7.500 mq. area alimentare, senza contare i magazzini , parcheggi ecc. Questa struttura dovrebbe nascere nel POLO Funzionale denominato INTERPORTO FUNO-STIATICO. Questo progetto prevede la presenza di una grossa area di per sé molto attrattiva, soprattutto per il traffico privato, ma devastante per il territorio e dannosa per la salute, visti i carichi di traffico. La realizzazione di questa area commerciale non terrà conto dell'attuale mobilità nel territorio, né di quella futura, una viabilità già fortemente depressa e congestionata; non tiene conto della qualità ambientale e delle buone pratiche di comportamento, incentivando maggiormente la mobilità privata. Ci sarà l'aumento in maniera esponenziale delle polveri sottili e di particolato provocato dagli scarichi degli autoveicoli e automezzi pesanti che circoleranno nell'area e nei pressi all'area commerciale. Teniamo presente che questo tipo di strutture attirano da sole nelle migliori delle ipotesi dai 2 milioni a 3 milioni di autovetture private all'anno, che si andrebbero a sommare al traffico del fantomatico e dannosissimo Passante Nord, alle diverse migliaia di camion pesanti per il trasporto delle merci in tutta la zona, al traffico residenziale e a quello di passaggio. A tale proposito voglio ricordare che la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna e diversi Comuni dell’Associazione Intercomunale Reno-Galliera (http://www.renogalliera.it/) hanno aderito all'Accordo per la Qualità dell'Aria 2007/2008. Il Piano del Commercio della Provincia, tra le altre cose, dovrebbe tenere conto dell'impatto ambientale. Ricordo che la Pianura Padana è tra le aree italiane più inquinate. A fronte di tutte le rilevazioni, degli studi e delle ricerche condotte, è stato individuato che a causa del tasso di inquinamento qui presente e dello smog che ristagna nell’atmosfera anche a causa dell’umidità, qui la popolazione ha un’aspettativa di vita di un anno in meno rispetto al resto degli italiani.
Forse la pianura non possiede lo stesso appeal di altre zone della nostra penisola più rinomate, però è comunque una zona con delle sue peculiarità, delle sue bellezze, ed una storia - anche legata all'ambiente - che è ricca ed è da preservare.
Voglio esprimere i miei dubbi e le mie perplessità rispetto a certe politiche della Giunta della Provincia di Bologna riguardo ai territori della nostra Bassa.
Nel mese di aprile di quest’anno la Giunta Provinciale di Bologna ha approvato Il Documento Preliminare sul commercio. Successivamente la Provincia ha svolto degli incontri tecnico-politici, con le realtà locali, dai quali è scaturita la proposta che prevede la costruzione dell’ennesinmo centro commerciale a Funo di Argelato. La superficie complessiva solo dell’ area vendita è di 25.000 mq, suddivisi in 17.500 mq. area commerciale + 7.500 mq. area alimentare, senza contare i magazzini , parcheggi ecc. Questa struttura dovrebbe nascere nel POLO Funzionale denominato INTERPORTO FUNO-STIATICO. Questo progetto prevede la presenza di una grossa area di per sé molto attrattiva, soprattutto per il traffico privato, ma devastante per il territorio e dannosa per la salute, visti i carichi di traffico. La realizzazione di questa area commerciale non terrà conto dell'attuale mobilità nel territorio, né di quella futura, una viabilità già fortemente depressa e congestionata; non tiene conto della qualità ambientale e delle buone pratiche di comportamento, incentivando maggiormente la mobilità privata. Ci sarà l'aumento in maniera esponenziale delle polveri sottili e di particolato provocato dagli scarichi degli autoveicoli e automezzi pesanti che circoleranno nell'area e nei pressi all'area commerciale. Teniamo presente che questo tipo di strutture attirano da sole nelle migliori delle ipotesi dai 2 milioni a 3 milioni di autovetture private all'anno, che si andrebbero a sommare al traffico del fantomatico e dannosissimo Passante Nord, alle diverse migliaia di camion pesanti per il trasporto delle merci in tutta la zona, al traffico residenziale e a quello di passaggio. A tale proposito voglio ricordare che la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Bologna e diversi Comuni dell’Associazione Intercomunale Reno-Galliera (http://www.renogalliera.it/) hanno aderito all'Accordo per la Qualità dell'Aria 2007/2008. Il Piano del Commercio della Provincia, tra le altre cose, dovrebbe tenere conto dell'impatto ambientale. Ricordo che la Pianura Padana è tra le aree italiane più inquinate. A fronte di tutte le rilevazioni, degli studi e delle ricerche condotte, è stato individuato che a causa del tasso di inquinamento qui presente e dello smog che ristagna nell’atmosfera anche a causa dell’umidità, qui la popolazione ha un’aspettativa di vita di un anno in meno rispetto al resto degli italiani.
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