Sto ad una finestra dalla quale si vede il mondo. Le mie membra oggi sono stanche, gli occhi sono pesanti, la testa è fatta preda dal torpore.
Le imposte di questa finestra sono assai particolari, si possono aprire sia verso l'esterno, sia verso l'interno, e in definitiva si aprono sul nulla.
compassione, semplicità e pazienza
amore, moderazione e umiltà
Anche se l'acqua è leggera e debole, essa ha la capacità di erodere lentamente la roccia. L'acqua è compatta e rimane sempre uguale a sé stessa, a differenza del legno, la pietra o qualisasi altro materiale che può essere suddiviso in pezzi. Essa può tuttavia riempire qualsiasi contenitore, assumere qualsiasi forma, andare dovunque,anche nei buchi più piccoli. Quando si suddivide in tante gocce, l'acqua ha ancora la capacità di riunirsi.
L'uomo dovrebbe essere in armonia con la natura, affinché il mondo segua la sua naturale evoluzione. Per fare questo l'uomo non deve ambire ad azioni troppo grandi o complesse. Queste azioni, se irrealizzabili, saranno solamente causa di sofferenza e sentimenti negativi nell'uomo.
Agire solo quando si deve agire.
Lasciar fluire la natura delle cose e la propria natura, affinché questa si plasmi come meglio sia possibile, trovando la sua armonia in relazione all'universo.
« Senza nome è il principio universale, quando ha nome è la Grande Madre di tutti gli esseri. »
(Tao Te Ching)
La dualità, l'opposizione e combinazione dei due principi base è riscontrabile in ogni elemento della natura: maschio e femmina, luce e oscurità, attività e passività, movimento e staticità. Il dualismo è però pura illusione, dato che la complementarità dei principi cosmici fa sì che ogni cosa e il suo opposto si equivalgano e siano in fin dei conti identificabili l'una con l'altro, che siano la medesima cosa; il dualismo, dunque, in realtà non esiste, è solamente una codifica che l'uomo tende a porsi basandosi sull'esperienza che conduce attraverso l'utilizzo dei sensi. Il mutare delle cose è un continuo compenetrarsi e vicendevole rigenerarsi di questo dualismo illusorio.
La natura è ciclica, composta da processi circolari eterni e inarrestabili. Essa è la fonte della vita, di tutte le cose: per questo l'uomo deve rispettarla, imparando innanzitutto a rispettare la sua stessa interiorità — la natura della sua persona — accettandola e non lasciando che essa venga sminuita e repressa.
Per rispettare la propria natura, ognuno dovrebbe trovare la prospettiva corretta per pensare, ma al contempo continuare a cercare una fonte più profonda per guidare al meglio la sua interazione con l'universo. Le sensazioni generate dall'influenza dei valori artificiali della società, ostacolano la capacità di capire il senso della Via.
La vita personale deve basarsi sulle capacità e possibilità di ognuno, piuttosto che sul desiderio di una vita forzata sul modello imposto dalla società. I desideri sono la fonte delle aspettative e aspettative irrealizzabili provocano sofferenza.
Questa consapevolezza porta l'uomo ad apprezzare la vita in ogni suo evento, e a vedere il suo posto all'interno del mondo come un momento miracoloso in cui semplicemente è parte del Tutto.
Esistenza come frutto di un continuo ciclo fra tre elementi: l'individualità; la società e i suoi valori artificiali e i principi della natura. L'individuo deve capire i principi della natura e saperli integrare ai valori della società in cui vive per poter condurre un'esistenza armoniosa.
« L'uomo non è il centro della vita, la misura delle cose, ma è totalmente e soltanto parte della natura. »
L'uomo deve prendere coscienza, innanzitutto, di non essere superiore agli altri esseri viventi, la centralità di tutto l'universo, l'essere prescelto che gode del diritto divino; ma deve comprendere di essere parte della natura, del ciclo delle cose.
L'uomo crede di essere saggio perché elabora idee creando delle sue verità, ma, nello stesso tempo in cui stabilisce delle norme di moralità, crea il male. In realtà, nessuno è più saggio di un bambino in cui l'armonia naturale è perfetta.
Proprio per poter meglio agire nel mondo bisogna non essere subordinati agli oggetti ed alle convenzioni.
Il vuoto è fecondo: è solo grazie al bianco del foglio che l'inchiostro può ricreare con grazia e sincerità le montagne, le coste, gli alberi.
« Niente ha presa sul corpo quando lo spirito non è turbato. Niente può nuocere al saggio, avvolto nell'integrità della sua natura, protetto dalla libertà del suo spirito. »
(Lao Tze)
« Spirito della creazione,
Gambo dell'eternità,
Dai vita al cielo e alla Terra.
Con il tuo continuo movimento,
Invisibile e inesaustibile,
Il ciclo non ha mai fine. »
« Guarda la tela della vita,
Tesa nell'esistenza.
Tutto ciò che osserviamo,
Si muove in un cerchio,
La vita è un continuo ritorno,
Alle radici,
All'Origine. »
« Puoi nutrire la tua mente,
Scoprendo in ogni istante,
Il mistero della Fonte?
Puoi essere costantemente cosciente,
Della tua unità divina?
Puoi concentrarti sul tuo respiro,
Finché non sarai un tutt'uno col tuo essere,
E innocente come un bambino? »
« Mao Qiang e Li Ji - due belle cortigiane - sono ciò che la gente considera bello,
ma se le vedessero dei pesci nuoterebbero in profondità,
se le vedessero degli uccelli volerebbero via,
se le vedessero dei cervi, galopperebbero lontano.
Tra questi quattro gruppi, chi è che conosce l'ideale universale di bellezza? »
amore, moderazione e umiltà
Anche se l'acqua è leggera e debole, essa ha la capacità di erodere lentamente la roccia. L'acqua è compatta e rimane sempre uguale a sé stessa, a differenza del legno, la pietra o qualisasi altro materiale che può essere suddiviso in pezzi. Essa può tuttavia riempire qualsiasi contenitore, assumere qualsiasi forma, andare dovunque,anche nei buchi più piccoli. Quando si suddivide in tante gocce, l'acqua ha ancora la capacità di riunirsi.
L'uomo dovrebbe essere in armonia con la natura, affinché il mondo segua la sua naturale evoluzione. Per fare questo l'uomo non deve ambire ad azioni troppo grandi o complesse. Queste azioni, se irrealizzabili, saranno solamente causa di sofferenza e sentimenti negativi nell'uomo.
Agire solo quando si deve agire.
Lasciar fluire la natura delle cose e la propria natura, affinché questa si plasmi come meglio sia possibile, trovando la sua armonia in relazione all'universo.
« Senza nome è il principio universale, quando ha nome è la Grande Madre di tutti gli esseri. »
(Tao Te Ching)
La dualità, l'opposizione e combinazione dei due principi base è riscontrabile in ogni elemento della natura: maschio e femmina, luce e oscurità, attività e passività, movimento e staticità. Il dualismo è però pura illusione, dato che la complementarità dei principi cosmici fa sì che ogni cosa e il suo opposto si equivalgano e siano in fin dei conti identificabili l'una con l'altro, che siano la medesima cosa; il dualismo, dunque, in realtà non esiste, è solamente una codifica che l'uomo tende a porsi basandosi sull'esperienza che conduce attraverso l'utilizzo dei sensi. Il mutare delle cose è un continuo compenetrarsi e vicendevole rigenerarsi di questo dualismo illusorio.
La natura è ciclica, composta da processi circolari eterni e inarrestabili. Essa è la fonte della vita, di tutte le cose: per questo l'uomo deve rispettarla, imparando innanzitutto a rispettare la sua stessa interiorità — la natura della sua persona — accettandola e non lasciando che essa venga sminuita e repressa.
Per rispettare la propria natura, ognuno dovrebbe trovare la prospettiva corretta per pensare, ma al contempo continuare a cercare una fonte più profonda per guidare al meglio la sua interazione con l'universo. Le sensazioni generate dall'influenza dei valori artificiali della società, ostacolano la capacità di capire il senso della Via.
La vita personale deve basarsi sulle capacità e possibilità di ognuno, piuttosto che sul desiderio di una vita forzata sul modello imposto dalla società. I desideri sono la fonte delle aspettative e aspettative irrealizzabili provocano sofferenza.
Questa consapevolezza porta l'uomo ad apprezzare la vita in ogni suo evento, e a vedere il suo posto all'interno del mondo come un momento miracoloso in cui semplicemente è parte del Tutto.
Esistenza come frutto di un continuo ciclo fra tre elementi: l'individualità; la società e i suoi valori artificiali e i principi della natura. L'individuo deve capire i principi della natura e saperli integrare ai valori della società in cui vive per poter condurre un'esistenza armoniosa.
« L'uomo non è il centro della vita, la misura delle cose, ma è totalmente e soltanto parte della natura. »
L'uomo deve prendere coscienza, innanzitutto, di non essere superiore agli altri esseri viventi, la centralità di tutto l'universo, l'essere prescelto che gode del diritto divino; ma deve comprendere di essere parte della natura, del ciclo delle cose.
L'uomo crede di essere saggio perché elabora idee creando delle sue verità, ma, nello stesso tempo in cui stabilisce delle norme di moralità, crea il male. In realtà, nessuno è più saggio di un bambino in cui l'armonia naturale è perfetta.
Proprio per poter meglio agire nel mondo bisogna non essere subordinati agli oggetti ed alle convenzioni.
Il vuoto è fecondo: è solo grazie al bianco del foglio che l'inchiostro può ricreare con grazia e sincerità le montagne, le coste, gli alberi.
« Niente ha presa sul corpo quando lo spirito non è turbato. Niente può nuocere al saggio, avvolto nell'integrità della sua natura, protetto dalla libertà del suo spirito. »
(Lao Tze)
« Spirito della creazione,
Gambo dell'eternità,
Dai vita al cielo e alla Terra.
Con il tuo continuo movimento,
Invisibile e inesaustibile,
Il ciclo non ha mai fine. »
« Guarda la tela della vita,
Tesa nell'esistenza.
Tutto ciò che osserviamo,
Si muove in un cerchio,
La vita è un continuo ritorno,
Alle radici,
All'Origine. »
« Puoi nutrire la tua mente,
Scoprendo in ogni istante,
Il mistero della Fonte?
Puoi essere costantemente cosciente,
Della tua unità divina?
Puoi concentrarti sul tuo respiro,
Finché non sarai un tutt'uno col tuo essere,
E innocente come un bambino? »
« Mao Qiang e Li Ji - due belle cortigiane - sono ciò che la gente considera bello,
ma se le vedessero dei pesci nuoterebbero in profondità,
se le vedessero degli uccelli volerebbero via,
se le vedessero dei cervi, galopperebbero lontano.
Tra questi quattro gruppi, chi è che conosce l'ideale universale di bellezza? »
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